IL BIVACCO
Il bivacco è stato collocato in una splendida zona di rara bellezza rimasta quasi incontaminata.
E’ ubicato sul versante sud-ovest del monte Canin e precisamente ai piedi dell’enorme torrione del Monte Mulaz, tra la Baba Grande e la Baba Piccola a 1.679 metri di altitudine. Inoltre è un punto in cui vengono a raccordarsi i vari sentieri che conducono sulle cime minori, ma non meno spettacolari, del gruppo. Pertanto gli escursionisti che percorreranno questi itinerari, godranno di un ottimo punto di riferimento.
Da notare che la suddetta zona è estremamente interessante dal punto di vista naturalistico dovuta alla innumerevole varietà e rarità della flora e dell’ambiente in genere, offrendosi pure alla effettuazione di gite collettive organizzate.
L’accesso non presenta rilevanti difficoltà tecniche: da Stolvizza m. 573 seguendo la strada asfaltata si raggiunge Coritis m. 641, ultima frazione della valle, e quindi gli ultimi casolari della località Clen m. 954 da dove si procede lungo la pista forestale fin dove essa ha termine nell’ampio pianoro di Còot in prossimità dell’omonima casera m. 1183. Lasciata alle spalle la costruzione, si risale obliquamente a sinistra un pendio erboso per poi portarsi in un valloncello che si attraversa. Si prosegue in un bel bosco di faggi al cui termine si raggiunge il detritico dorso del lungo canalone che scende dalle due Babe, da cui, con breve salita si arriva alla casera Berdo Di Sopra m. 1259. Si segue ora il sentiero fiancheggiando la conduttura che alimenta la casera. Riattraversando il canalone, si incontra nei pressi della presa dell’acquedotto, una piccola sorgente perenne, l’ultima della zona.
Si risale quindi con una serie di brevi tornanti un grande pendio di rada boscaglia presto sostituita dai mughi, fino ai resti di un vecchio ricovero militare, ora abbandonato. Proseguendo a sinistra, in breve, si risale fino alla base dell’enorme torrione del Monte Mulaz, ai piedi del quale si trova il bivacco.
Tempi di marcia dal luogo in cui si lascia la macchina (Casali Clen), al bivacco, ore 2 e 15 comodamente. Si consiglia di effettuare il rifornimento d’acqua nella succitata sorgente.
Il Bivacco originariamente era intitolato CAI Manzano. Dopo la scomparsa del Presidente della sezione Franco Costantini (grande propugnatore e sostenitore della costruzione) si è deciso di intitolarlo alla sua figura così che adesso il Bivacco si chiama “Franco Costantini”.
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