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SENTIERI AFFIDATI ALLA SEZIONE

627   Rifugio Corsi – Forcella Est di Riofreddo – Rifugio Pellarini   ALPI GIULIE  Gruppo Jof Fuart    
SINTESI DEL PERCORSO Rifugio Corsi – Forcella Est di Riofreddo – Rifugio Pellarini
PUNTO DI PARTENZA Rifugio Corsi (quota 1874 m)
PUNTO DI ARRIVO Rifugio Pellarini (quota 1499 m)
DISLIVELLO IN SALITA dal Corsi al Pellarini 310 m  (in senso inverso 680 m)
LUNGHEZZA     3,5 km
PUNTI DI APPOGGIO Rifugio Corsi – Rifugio Pellarini

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Dal Rifugio Corsi (quota 1874 m) si segue la traccia che sale a Nord verso le cime dello Jof Fuart. Ad un primo bivio si tralascia a destra il sentiero n° 625 che piegando ad Est punta alla forcella del Vallone. Dopo una cinquantina di metri si lascia a sinistra la traccia che porta sulla via normale dello Jof Fuart e si prosegue a destra per salti erbosi e canalini rocciosi sotto le balze della cima di Riofreddo.

Prima delle ultime roccette che portano alla forcella di Riofreddo, si prosegue sulla destra per una facile cengia e si raggiunge l’imboccatura della forcella Est di Riofreddo. Superando alcuni passaggi a strapiombo ottimamente attrezzati (indispensabili casco e imbragatura da ferrata!) si scavalca tale forcella (m. 2150 circa) e si scende sul versante della Carnizza di Riofreddo. Tenendosi sotto le pareti delle Cime Vergini si giunge al bivio col segnavia CAI 618 quindi si supera un costone roccioso che con piccole svolte sale alla Sella Carnizza (quota 1767 m), aiutati da alcuni tratti con fune (qui il sentiero n° 627 è comune col n° 618).

Dalla sella si discende ora per il versante opposto nella Carnizza di Camporosso (o di Zapraha) e, dopo aver aggirato alcuni massi e un tratto con sfasciumi che richiede attenzione, si percorre una costa erbosa mista a roccette fino a raggiungere il Rifugio Pellarini (quota 1499 m).

TEMPI DI PERCORRENZA: 3h

(Rifugio Corsi – Forcella Est di Riofreddo 1h, Forcella Est di Riofreddo – Sella Carnizza 1h, Sella Carnizza – Rifugio Pellarini 1h)

628 a   SENTIERO DEI TEDESCHI   ALPI GIULIE      
SINTESI DEL PERCORSO                                 Malga Grantagar – Rifugio Corsi
PUNTO DI PARTENZA Malga Grantagar (quota 1530 m)
PUNTO DI ARRIVO Rifugio Corsi (quota 1874 m)
DISLIVELLO IN SALITA 344 m
LUNGHEZZA     2 km
PUNTI DI APPOGGIO Malga Grantagar – Rifugio Corsi                                                                    

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Da Sella Nevea discendere la strada per Cave del Predil e dopo  circa 3 km prendere a sx una pista forestale che ci porta alla Casera Grantagar (quota 1530 m).

Qui ha inizio il sentiero  che inoltrandosi sulla dx nel bosco sale con tratti ripidi verso il pianoro dove è ubicato il Rifugio Corsi.

Brevi tratti più esposti di sentiero, sono attrezzati con funi che facilitano il percorso.

TEMPI DI PERCORRENZA: 1 h

631    Resiutta (Località Calvario) – Stavoli Ruschis – Stavoli Pischiuarch – Baita ANA a Forcella  Sagata – Bivio sentiero n° 632.
Comunità Montana Gemonese Val Canale Canal del Ferro. 
SINTESI DEL PERCORSO                            Resiutta (Località Calvario) – Stavoli Ruschis – Stavoli Pischiuarch – Baita ANA a Forcella Sagata Bivio sentiero n° 632
PUNTO DI PARTENZA Resiutta Calvario (quota 340 m)
PUNTO DI ARRIVO Bivio sentiero n° 632 (quota 1220 m)
DISLIVELLO IN SALITA 900 m
LUNGHEZZA     15,8 km
PUNTI DI APPOGGIO Nessuno                                                                  

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

A Resiutta si prende per piccolo tratto, la strada per la Val Resia; sulla sinistra fuori dall’abitato, una stradina (già presente il segnavia CAI 631), ci porta in breve alla località Calvario dove si parcheggia per iniziare il nostro percorso (quota 340 m).

Il sentiero, che alterna nel bosco falsopiani a tratti in salita, attraversa le pendici settentrionali del Monte Chichi raccordandosi poi, ad una pista forestale che seguiremo fino all’ altezza del Monte Staulizze (quota 700 m). Adesso riprendiamo sulla nostra destra il sentiero che comodamente e dentro una fitta pineta, ci fa raggiungere gli Stavoli Ruschis (quota 677 m) situati in posizione soleggiata e panoramica. Percorrendo la strada di servizio alle diverse case, si prende a salire ritrovando la strada forestale che ci fa passare all’ interno di una bella pineta di pino nero accanto alla cima del Monte Plagna (quota 857 m). La strada ridiscende toccando gli stavoli Pischiuarch (quota 749 m) per poi risalire con ampi squarci di panorama anche verso Chiusaforte. Si traversano ritornando sul versante resiano, le pendici del Monte Mezzodì ed in un avallamento (quota 850 m) si lascia la pista forestale per prendere il sentiero che piega a sinistra ritornando sul versante settentrionale. Dopo breve percorso che circunaviga il Monte Posàr si esce nella poco marcata Forcella Sagata (quota 802 m) posta sulla dorsale tra Prato Resia e Raccolana e dove trovasi una baita dell’ ANA ed una cappella.

Si prosegue per pista forestale che abbandoniamo per salire a destra con sentiero all’ insellatura posta a quota 899 m che ci fa proseguire sempre salendo attraverso una faggeta, il crinale del Monte Tulsti.

Da qui con saliscendi passiamo sopra il vallone del Rio Brussine fino a giungere alle pendici del colle Curnic (quota 1220 m) dove finisce il nostro percorso incontrando il bivio col sentiero n° 632 che scende verso Raccolana.

TEMPI DI PERCORRENZA: 5h 45min

(località Calvario – Stavoli Ruschis 1h 45min, Stavoli Ruschis – Forcella Sagata 2h 15min, Forcella Sagata – Bivio sentiero n° 632 1h 45min)

657   Coritis – Bivio sentiero n° 634    Area Parco Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO      Coritis – Bivio sentiero n° 634
PUNTO DI PARTENZA Carrabile di Coritis (quota 580 m)
PUNTO DI ARRIVO Bivio sentiero n° 634 (quota 1100 m)             
DISLIVELLO IN SALITA 520 m
LUNGHEZZA  4,5 km
PUNTI DI APPOGGIO Nessuno                      

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Sulla carrabile per Coritis poco dopo il ponte sul Torrente Resia, si stacca sulla sinistra, il sentiero che sale poi a monte dell’ abitato (quota 580 m). Per un tratto, costeggia il torrente Resia per poi, ai ruderi delle case Ronc, svoltare a destra per attraversare il Rio Ronch ed inoltrarsi in un fitto bosco, che alterna pino silvestre, abeti e bellissime faggete solo in pochi tratti interrotto da slarghi prativi.

Il sentiero alterna dei tratti ripidi a traversi più dolci, toccando altri stavoli quasi tutti ridotti a ruderi, per infine giungere al bivio con il sentiero n° 634 proveniente da Stolvizza e che prosegue per Sella Grubia.

TEMPI DI PERCORRENZA: 1h 30min 

707  SENTIERO CLAUDIO VOGRIG   Tigo – Case Gost – Monte Cuzzer – Forca Tasacuzzer – Bivio sentiero n° 703  Area Parco   Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO  Tigo – Case Gost – Monte Cuzzer – Forca Tasacuzzer – Bivio sentiero   n° 703
PUNTO DI PARTENZA Tigo (quota 370 m)
PUNTO DI ARRIVO Bivio sentiero n° 703 (quota 745 m)    
DISLIVELLO IN SALITA 1092 m
LUNGHEZZA     12,5 km
PUNTI DI APPOGGIO Nessuno                                             

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

In località Tigo (quota 370 m), si prende la passerella che ci permette di attraversare il Torrente Resia. Passato il Torrente, troviamo l’inizio del sentiero che per un tratto sale costeggiandolo, per poi lasciarlo per inoltrarsi verso l’ interno portandosi verso le Case Gost (quota 503 m).

Si scende per guadare un piccolo rio fino a passare davanti una lapide di bronzo collocata su un grosso masso, a ricordo di Claudio Vogrig alpinista scomparso, a cui è dedicato il sentiero.

Si sale con pendenza moderata all’interno di una pineta. A metà costa la salita si fa più impegnativa e si supera alla sua base, una paretina rocciosa. Segue un alternarsi di ripiani e di tratti di dura salita.

Si raggiunge la dorsale della Scarbina Grande con diverse rampe dalla pendenza accentuata. Il percorso, ora si snoda in una bella faggeta, con ampi panorami sulle cime vicine. Verso la fine della dorsale, si esce allo scoperto e tra radi pini mughi e qualche larice si raggiunge la vetta del Monte Cuzzer (quota 1462 m).

Il panorama a dispetto della quota non elevata, è veramente imponente e ricco di sorprese, spaziando dal gruppo del Canin al gruppo del Montasio, alle cime della Val Aupa, alle lontane Dolomiti.

Abbandonata la cima per un tratto seguiamo il filo di cresta, che ci porta a toccare in successione, tre cime poco più basse di quella principale. Poi il sentiero scende più decisamente portandoci alla Forca Tasacuzzer (quota 1231 m).

A destra lasciamo il sentiero che scende verso Casera Rio Nero per prendere a sinistra un impluvio che entra in un bellissimo bosco di pino nero. Attraversiamo ora, una zona selvaggia ricca di rupi e ghiaioni.

Più sotto dopo una serie di tornantini, si entra in una faggeta dove il sentiero, con perdita di quota decisa, termina incontrando il sentiero n° 703 (quota 745 m) che da Lischiazze sale alla Forchia.

TEMPI DI PERCORRENZA: 4h 15min

(Località Tigo – Monte Cuzzer 3h, Monte Cuzzer – Bivio sentiero n° 703 1h 15min)

707 a  Casera Rio Nero – Forca Tasacuzzer (bivio sentiero n° 707) Area Parco Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO Casera Rio Nero – Forca Tasacuzzer (bivio sentiero n° 707) 
PUNTO DI PARTENZA Casera Rio Nero (quota 865 m)
PUNTO DI ARRIVO Forca Tasacuzzer (quota 1231 m)
DISLIVELLO IN SALITA 366 m
LUNGHEZZA     3 km
PUNTI DI APPOGGIO Casera Rio Nero  

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

È un sentiero che raccorda la casera con il Monte Cuzzer. Esso parte dal retro della casera inoltrandosi in leggera salita verso Nord.

Dentro poi una magnifica faggeta, continua a salire con un gran numero di tornanti fino a raggiungere la forca ed il bivio col sentiero n° 707.

TEMPI DI PERCORRENZA: 1h

719  Simaz –  Pian dei Ciclamini Area Parco Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO Borgo Simaz –  Pian dei Ciclamini 
PUNTO DI PARTENZA  Borgo Simaz  (quota 615 m)
PUNTO DI ARRIVO Pian dei Ciclamini (quota 795 m)
DISLIVELLO IN SALITA 200 m
LUNGHEZZA     5,1 km
PUNTI DI APPOGGIO Albergo “Ai Ciclamini”                                                  

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

La partenza avviene alla fine del borgo Simaz presso un ancona votiva (quota 615 m). Il sentiero, una traccia sempre evidente ed ampia, si snoda in continui saliscendi  che attraversano i vari torrenti che scendono dai Musi. I diversi guadi sono quasi sempre in asciutta.

A lato scorrono rade formazioni di carpini neri e ornielli che si alternano ad ampie zone prative residui di antichi pascoli. Al centro della vallata il sentiero attraversa un terrazzo alluvionale dall’aspetto molto arido. Si procede ora in salita verso i ruderi delle Casere Tanatcoda (quota  706 m) ed a seguire si incontra il sentiero CAI  737  che sale al Bivacco Brollo sentiero che noi seguiremo per un tratto.

Il percorso ora corre a tratti sull’alveo del torrente Mea dove si sale a zig zag passando vicino ai ruderi della Casera Tanatcason. Altri saliscendi ci porteranno prima in una rada pineta di pino nero ed a seguire in una faggeta. Proseguendo si fiancheggiano le antiche casere di Trepetnìca trasformate in case vacanza. Dietro alle casette, un bel prato ci accompagna verso il rio Masariot, contrassegnato da grandiosi massi, e poi  alla località di Sriegnibosch.

La traccia si fa più labile ma ormai siamo vicini al Pian dei Ciclamini dove presso l’ omonimo albergo, finisce il percorso (quota 795 m).

TEMPI DI PERCORRENZA: 2 h

 PARTICOLARITÀ: E’ chiamato “sentiero della pioggia” in quanto attraversa la zona più piovosa d’ Italia. Pittoresca è la tardo primaverile fioritura a perdita d’ occhio, delle  ginestre stellate.

731  Sella Canizza – Monte Guarda – Bivacco Costantini – Casera Berdo di sopra – Rotabile  Coritis. Area Parco Prealpi Giulie 
SINTESI DEL PERCORSO       Sella Canizza – Monte Guarda – Bivacco Costantini – Casera Berdo di  sopra – Rotabile Coritis
PUNTO DI PARTENZA  Sella Canizza (quota 1072 m)
PUNTO DI ARRIVO Rotabile per Coritis (quota 810 m) 
DISLIVELLO IN SALITA 1289 m
LUNGHEZZA     15,7 km
PUNTI DI APPOGGIO Bivacco Costantini

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Da Sella Canizza si scende lungo la rotabile agli Stavolili Gnivizza (quota 1072 m) dove a sinistra (piccola sorgente), si innalza per pendio erboso un evidente traccia. Si raggiunge la cresta sommitale, nei pressi del bivio sentiero n° 734 (per Oseacco) e dei ruderi della Casera Nischie (quota 1350 m). Con una lunga traversa si passa sotto il Monte Nischie (quota 1454 m) e con saliscendi ora tra prati ora nel bosco, si aggira la testa del Monte Chila ed i ruderi della casera omonima (quota 1346 m); indi si perviene al bivio sentiero n° 732 (verso la rotabile Stolvizza – Coritis).

Per lieve discesa ed attraversando una abetaia, si giunge al passo Pradolina (quota 1339 m) dove con il sentiero n° 738 si può raggiungere l’abitato di Coritis. Continuando per tratti anche sulla panoramica cresta, si passa sotto l’anticima del Monte Bonera (quota 1615 m) per poi giungere al bivio sentiero n° 733 (quota 1590 m) per Uccea. Il panorama, salendo a questo punto verso il Monte Plagne (quota 1663 m), spazia sul gruppo del Canin e anche a tratti verso la Slovenia. Si giunge alle prime pendici del Guarda dove si stacca il bivio sentiero n° 741 per Casera Coot e poi si raggiunge con ripida salita il Guarda stesso (quota 1720 m). Il panorama è circolare spaziando dalle profondità della valle dell’Isonzo ai lontani Tauri ed alle Dolomiti. Ora si scende un pendio erboso ma erto che poi passa sotto la costa meridionale della Baba piccola, fino a giungere al Bivacco Costantini del C.A.I. di Manzano (quota 1690 m). Il bivacco contiene 12 posti letto ed è collocato sotto le levigate pareti del torrione Mulaz. Con un sentiero che si snoda tra pietrame e macchie di mughi prima e poi in un rado bosco, ci si cala lungo il vallone che si attraversa in basso in prossimità di una sorgente.

È questa l’ unica acqua sicura che si può trovare in tutto il percorso.

Poco dopo si giunge a Casera Berdo di Sopra (quota 1281 m) dove si trova il bivio con sentiero n° 642 che porta o verso Casera Coot, o verso la Casera Canin. Si attraversa il prato davanti alla casera (Maggio e Giugno ricchissimo di fioriture) e ci si inoltra in un bosco di latifoglie che ci porta sulla rotabile per Coritis (quota 810 m) poco prima di un guado sul torrente Resia.

TEMPI DI PERCORRENZA: 7h 30min

(Sella Canizza – Casera Chila ruderi ore 2h 30min, Casera Chila ruderi – Monte Guarda ore 2h 30min, Monte Guarda – Bivacco Costantini 30min, Bivacco Costantini – Casera Berdo di Sopra 1h, Casera Berdo di Sopra – rotabile per Coritis 1h).

731 a  Bivacco Costantini – Monte Baba Grande  Area Parco Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO    Bivacco Costantini – Monte Baba Grande                        
PUNTO DI PARTENZA Bivacco Costantini (quota 1690 m)
PUNTO DI ARRIVO Baba Grande (quota 2160 m)        
DISLIVELLO IN SALITA 470 m
LUNGHEZZA     2,6 km
PUNTI DI APPOGGIO Bivacco Costantini

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Sulla sinistra del bivacco (quota 1690 m) si diparte su zolle erbose, un ripido sentiero che costeggia a Nord il torrione Mulaz per poi inoltrarsi in un canale detritico. Qui il sentiero si inerpica con diversi traversi tra roccette, alcune placche lisce, alternate alle zolle erbose fino a giungere alla Forcella Infrababa Grande (quota 2038 m) dove troviamo anche il confine di stato con la Slovenia. Questo tratto di percorso è lo stesso dell’Alta Via Resiana (segnavia particolare: un triangolo rosso) che da qui inizia un aerea traversata di tipo alpinistico, attraverso le creste del gruppo del Canin fino a giungere alla cima del Canin. Il nostro sentiero, continua a destra

per un traverso che si snoda fra facili rocce fino a raggiungere il ghiaione terminale e da qui sulle ultime zolle erbose, la cima della Baba Grande (quota 2160 m). Il panorama è da mozzafiato: a NordOvest si snoda la val Resia con tutti i suoi paesi.

A Nord intravediamo Il Zuc dal Bor, la Grauzaria, il Sernio, più lontano le Carniche (Coglians, ecc.) e sullo sfondo le Dolomiti ed i Tauri. A Sud il nostro sguardo è catturato dalle profondità verdastre della valle dell’Isonzo; ma alziamo lo sguardo e vediamo il Nero, il Matajur, lo Stol e più sullo sfondo la pianura ed anche il mare, l’ Istria, ecc. Ad Est le mitiche Giulie con la parete Sud e l’anfiteatro del Canin, il Triglav, il Mangart, lo Jalovec,il Prisoinik, e decine di altre meravigliose cime.

Sulla cima a cura della sezione C.A.I. di Manzano è posto un contenitore con il libro ed il timbro di vetta.

TEMPI DI PERCORRENZA: 1h 30min

(Bivacco Costantini – Infrababa 50min, Infrababa – Cima Baba Grande 40min)

738  Coritis – Slatina Inferiore – Slatina Superiore – Forcella Praduline  Area Parco Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO     Coritis – Slatina Inferiore – Slatina Superiore – Forcella Praduline 
PUNTO DI PARTENZA  Località ponte sul Torrente Resia (quota 564 m)
PUNTO DI ARRIVO Forcella Praduline (quota 1335 m)                   
DISLIVELLO IN SALITA 771 m
LUNGHEZZA     5,5 km
PUNTI DI APPOGGIO Nessuno

DESCRIZIONE DEL PERCORSO:

Poco prima del ponte sul Torrente Resia e prima dell’abitato di Coritis (quota 564 m), si stacca il sentiero che rapidamente sale dentro un fitto bosco. Si raggiungono prima gli stavoli di Slatina Inferiore (quota 840 m) e dopo che il sentiero si addolcisce nella pendenza, si raggiunge l’abitato di Slatina Superiore (quota 931 m) località ingentilita da alcuni stavoli ben tenuti attorniati da un prato curato.

L’abitato è raggiungibile anche da una pista forestale proveniente da Malga Còot.

Il sentiero riprende ora, a salire ripidamente immerso in una avvolgente faggeta, raggiungendo infine la Forcella Praduline (quota 1335 m). Qui, dentro una fitta abetaia, incontriamo il sentiero n° 731 proveniente da Sella Carnizza.

TEMPI DI PERCORRENZA: 2h

 762   Fontanone Barman     Area Parco Prealpi Giulie
SINTESI DEL PERCORSO           P. te Rio Barman – Cascata  
PUNTO DI PARTENZA       Lischiazze – ponte Rio Barman (quota  357 m)
PUNTO DI ARRIVO Cascata Rio Barman (quota 772 m)        
DISLIVELLO IN SALITA 415 m
LUNGHEZZA     1,0 km
PUNTI DI APPOGGIO Nessuno

DESCRIZIONE DEL PERCORSO: Passata la borgata di Lischiazze seguendo la strada per Sella Canizza, subito  prima del ponte sul Rio Barman inizia sulla destra il nostro sentiero in coabitazione con il sentiero CAI 703 (parcheggio). Il percorso si svolge su una pista forestale che attraverso una magnifica faggeta risale la valle del Rio Barmanm. Sempre con lieve ascesa  e in poco tempo la pista ci conduce ai piedi dell’ alta parete nord dei Musi dove in un laghetto blu scavato nella roccia si scarica la cascata.

Qui termina il sentiero (quota 772 m).

TEMPI DI PERCORRENZA: 50min

(Bivio sentiero n° 618 – Forca di Riobianco 1h 30min, Forca di Riobianco – Bivio sentiero n° 625 20min)

PARTICOLARITÀ: il Fontanone è formato da una serie di cascate per un salto totale di 70 m